Sintomi
I disturbi visivi evocati dal mal di testa tendono a comparire gradualmente e sono spesso a carico di un solo occhio. Fra questi si annoverano:
- percezione di luci scintillanti
- alterazioni del campo visivo (scotomi)
- sensibilità anomala alla luce (fotofobia)
- percezione di linee e/o macchie scure
- visione offuscata
- dolore oculare interno
- lacrimazione
A questi possono essere associate anche altre manifestazioni non di carattere visivo fra cui:
- perdita di forza muscolare
- sbadigli
- sensibilità verso rumori e suoni comuni
- deficit di attenzione
Cause
La cefalea oftalmica è una condizione piuttosto comune, scatenata prevalentemente da cause di carattere psicologico: non è un caso, infatti, che le persone più colpite siano spesso stressate e/o molto ansiose. A queste cause possono aggiungersene altre, tali da scatenare una manifestazione dolorosa, fra cui:
- vizi di refrazione non corretti o corretti solo parzialmente: un calo del visus implica la necessità di indossare delle lenti correttive o di aggiornare quelle già in uso per evitare un eccessivo sforzo visivo;
- predisposizione genetica: recenti studi suggeriscono che alcuni geni sono coinvolti nell’insorgenza di una forma di cefalea familiare;
- alcol: il consumo di alcolici induce la vasodilatazione dei vasi sanguigni della testa che può causare cefalea;
- sinusiti: l’infiammazione dei seni nasali induce una congestione di muco che può causare mal di testa;
- fumo di sigaretta: l’azione della nicotina presente nelle sigarette riduce la quantità di ossigeno che arriva al cervello il che può portare ad un attacco doloroso;
- variazioni ormonali: in concomitanza delle variazioni ormonali che accompagnano l’ovulazione e il ciclo mestruale;
- disidratazione: la riduzione dell’apporto di liquidi nell’organismo altera l’attività cellulare dell’organismo, compresa quella delle cellule nervose;
- squilibri nutrizionali: molte persone che soffrono di emicrania hanno carenza di magnesio.
Durata e trattamento
Un attacco di cefalea oftalmica può durare da pochi minuti a qualche ora. Il dolore può diventare pulsante ed aumentare rapidamente di intensità, può coinvolgere le orbite, raggiungere le tempie e arrivare fino alla fronte.
Il trattamento farmacologico della cefalea oftalmica prevede l’uso di famarci antiinfiammatori (ad esempio i FANS), che bloccano l’infiammazione e con essa il dolore associato. Nei casi più ostinati è consigliato l’uso dei triptani, farmaci specifici per il trattamento delle cefalee.
Diagnosi
La diagnosi di cefalea oftalmica viene fatta da un medico oculista attraverso l’esame del visus e del fondo oculare. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di fenomeni innocui, soprattutto se gli stessi si verificano sporadicamente o nei periodi associati a forte stress. Nonostante questo, è consigliabile consultare uno specialista non appena il mal di testa e i disturbi visivi aumentano per intensità e frequenza. Nei casi in cui gli episodi sono accompagnati da perdita di forza, vertigini e nausea è consigliabile richiedere un approfondimento neurologico.
Prevenzione
Adottare uno stile di vita più sano e regolare è fondamentale per prevenire gli attacchi di cefalea. Ad esempio è importante osservare alcune semplici accorgimenti fra cui:
- seguire una dieta corretta ed equilibrata;
- rispettare le ore di riposo giornaliere
- effettuare controlli oculistici periodici
In ultimo può essere d’aiuto tenere traccia di tutti gli episodi di mal di testa su un diario per monitorare la frequenza e le condizioni personali (farmaci assunti o ore di sonno) dalle quali il mal di testa insorge.