Il dolore rappresenta senza dubbio una delle sensazioni più temute e spiacevoli che conosciamo ed ognuno di noi almeno una volta nella vita ha avvertito mal di testa. La soglia di dolore varia da persona a persona ma nonostante questo alcuni distretti corporei risultano sicuramente più sensibili rispetto ad altri, in primis il capo. La cefalea può avere diverse forme distinte per intensità e localizzazione. Fra queste la “cefalea oftalmica”, ancora per molti poco conosciuta, rappresenta uno dei mal di testa più comuni. Questa forma di cefalea è caratterizzata da una fase premonitrice chiamata “aura” caratterizzata da disturbi visivi di diversa natura che anticipano l’episodio doloroso. I disturbi visivi prendono il nome di “scotomi scintillanti” ed alcune persone accusano questi sintomi visivi pur non avvertendo alcun mal di testa. In questo ultimo caso queste manifestazioni visive fanno preoccupare chi ne viene colpito.

Sintomi
I disturbi visivi evocati dal mal di testa tendono a comparire gradualmente e sono spesso a carico di un solo occhio. Fra questi si annoverano:
- percezione di luci scintillanti
- alterazioni del campo visivo (scotomi)
- sensibilità anomala alla luce (fotofobia)
- percezione di linee e/o macchie scure
- visione offuscata
- dolore oculare interno
- lacrimazione
A questi possono essere associate anche altre manifestazioni non di carattere visivo fra cui:
- perdita di forza muscolare
- sbadigli
- sensibilità verso rumori e suoni comuni
- deficit di attenzione
Cause
La cefalea oftalmica è una condizione piuttosto comune, scatenata prevalentemente da cause di carattere psicologico: non è un caso, infatti, che le persone più colpite siano spesso stressate e/o molto ansiose. A queste cause possono aggiungersene altre, tali da scatenare una manifestazione dolorosa, fra cui:
- vizi di refrazione non corretti o corretti solo parzialmente: un calo del visus implica la necessità di indossare delle lenti correttive o di aggiornare quelle già in uso per evitare un eccessivo sforzo visivo;
- predisposizione genetica: recenti studi suggeriscono che alcuni geni sono coinvolti nell’insorgenza di una forma di cefalea familiare;
- alcol: il consumo di alcolici induce la vasodilatazione dei vasi sanguigni della testa che può causare cefalea;
- sinusiti: l’infiammazione dei seni nasali induce una congestione di muco che può causare mal di testa;
- fumo di sigaretta: l’azione della nicotina presente nelle sigarette riduce la quantità di ossigeno che arriva al cervello il che può portare ad un attacco doloroso;
- variazioni ormonali: in concomitanza delle variazioni ormonali che accompagnano l’ovulazione e il ciclo mestruale;
- disidratazione: la riduzione dell’apporto di liquidi nell’organismo altera l’attività cellulare dell’organismo, compresa quella delle cellule nervose;
- squilibri nutrizionali: molte persone che soffrono di emicrania hanno carenza di magnesio.
Durata e trattamento
Un attacco di cefalea oftalmica può durare da pochi minuti a qualche ora. Il dolore può diventare pulsante ed aumentare rapidamente di intensità, può coinvolgere le orbite, raggiungere le tempie e arrivare fino alla fronte.
Il trattamento farmacologico della cefalea oftalmica prevede l’uso di famarci antiinfiammatori (ad esempio i FANS), che bloccano l’infiammazione e con essa il dolore associato. Nei casi più ostinati è consigliato l’uso dei triptani, farmaci specifici per il trattamento delle cefalee.
Diagnosi
La diagnosi di cefalea oftalmica viene fatta da un medico oculista attraverso l’esame del visus e del fondo oculare. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di fenomeni innocui, soprattutto se gli stessi si verificano sporadicamente o nei periodi associati a forte stress. Nonostante questo, è consigliabile consultare uno specialista non appena il mal di testa e i disturbi visivi aumentano per intensità e frequenza. Nei casi in cui gli episodi sono accompagnati da perdita di forza, vertigini e nausea è consigliabile richiedere un approfondimento neurologico.
Prevenzione
Adottare uno stile di vita più sano e regolare è fondamentale per prevenire gli attacchi di cefalea. Ad esempio è importante osservare alcune semplici accorgimenti fra cui:
- seguire una dieta corretta ed equilibrata;
- rispettare le ore di riposo giornaliere
- effettuare controlli oculistici periodici
In ultimo può essere d’aiuto tenere traccia di tutti gli episodi di mal di testa su un diario per monitorare la frequenza e le condizioni personali (farmaci assunti o ore di sonno) dalle quali il mal di testa insorge.