L’ipermetropia è un difetto refrattivo legato alla lunghezza del bulbo oculare che, agli esami strumentali, risulterà più corto del normale (23,0-23,5mm).
L’occhio ipermetrope può correggere naturalmente, entro certi limiti e per molti anni, il difetto tramite la capacità di messa a fuoco, ovvero l’accomodazione. Quando l’accomodazione è in grado di compensare l’ipermetropia l’acutezza visiva naturale degli ipermetropi è molto buona.
Questa compensazione, però, è limitata e può avvenire solo per ipermetropie medio-basse, infatti, se l’accomodazione è insufficiente a compensare la totalità del difetto refrattivo l’acutezza visiva risulta diminuita e le immagini risultano sfuocate a tutte le distanze.
Se la cornea e/o il cristallino presentano un potere di messa a fuoco inferiore al normale, l’immagine dell’oggetto osservato sarà focalizzata oltre (dietro) il piano retinico; in questa situazione, gli oggetti e le persone vicini non potranno essere messi a fuoco correttamente e ne conseguirà un difetto refrattivo che prende il nome di ipermetropia refrattiva.